Una così grande concentrazione di beni culturali in un piccolo centro si spiega con la ricchezza mineraria delle Colline Metallifere, che ha segnato la storia di Massa Marittima fin dalle sue origini. Proprio grazie alla ricchezza del sottosuolo Massa Marittima può permettersi di costruire, dal XII/XIII secolo in poi, prestigiosi palazzi ed edifici: la Cattedrale romanico-gotica di San Cerbone, il Palazzo del Podestà, il Palazzo del Comune, le Fonti dell’Abbondanza con il famoso affresco dell’Albero della Fecondità, la Chiesa di San Pietro all’Orto ed altri. E può permettersi di chiamare a lavorare nei suoi cantieri architetti, pittori e scultori di fama: Giovanni pisano lavora alla Cattedrale e realizza le sculture della facciata; Ambrogio Lorenzetti affresca la Chiesa di San Pietro all’Orto e dipinge la pala d’altare della Maestà; Goro di Gregorio scolpisce l’arca per le reliquie di San Cerbone; Duccio da Boninsegna dipinge per il Duomo la Maestà, ancora oggi oggetto di culto per i massetani. Inoltre nel 1317 Massa batte moneta propria, il grosso d’argento.

Facciata del duomo di Massa Marittima

I musei massetani, testimoni della ricchezza e della storia di questa città, nascono da un unico Museo Civico fondato nel 1867. Nel tempo, grazie a nuove acquisizioni, a scavi archeologici, a ritrovamenti e donazioni, alcune sezioni del Museo sono diventate Musei autonomi e altri musei sono nati.
Le audioguide dei Musei di Massa Marittima sono disponibili gratuitamente sulla piattaforma izi.TRAVEL.